Giuseppe Ganduscio
Nato il 6 gennaio 1925 da una modesta famiglia di contadini, era in un primo tempo, anch'egli destinato ai lavori agricoli, ma le sue sempre precarie condizioni di salute non lo hanno mai permesso. Contro le usanze del tempo, è stato condotto dai familiari presso i migliori specialisti di Palermo, perché bisognoso di continue cure. E' stato spesso costretto ad interrompere gli studi che amava tanto e che erano la sola cosa che gli consentiva di amare ugualmente la vita, unici studi svolti con una certa regolarità sono stati quelli della Scuola Media, presso l'Istituto dei Salesiani di Palermo. E' stato un protagonista negli anni 1945 e 1946 delle lotte contadine per il possesso delle terre, guidando le battaglie con caparbia volontà, pur rinunciando ad una sicura carriera politica. Nel 1947 si trasferisce a Firenze e lì, si distingue per le sue idee, sempre forti e decise, anche se costretto a sopportare immani sofferenze a causa della sua grave malattia.
A Firenze entra a far parte del comitato dirigente della "Consulta Italiana della Pace", partecipa con successo alla Marcia della Pace con un grande corteo che sfila per le strade di Roma. Numerosi i suoi appunti e scritti avente per oggetto "il Riscatto del Meridione" a lui è dedicato un premio di poesia intitolato "Giuseppe Ganduscio - una poesia per la pace", al quale possono partecipare tutti i poeti, con poesie sia in lingua che in siciliano. Muore a Firenze il 7 settembre 1963.