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Francesco Crispi

La città di Ribera è stata anche definita "Crispina" dal momento che ha dato i natali allo stati Francesco Crispi che nacque il 4 ottobre 1818, da Tommaso e donna Giuseppina Genova. A soli due giorni dalla nascita venne battezzato con il rito greco da Don Francesco Alessi nella Chiesa Madre. Ancora nella sua primissima infanzia la famiglia si trasferì a Palermo, e qui si laureò in Giurisprudenza. Nel 1848 fu segretario del Comitato della Difesa costituito dai patrioti, per un breve periodo fu anche deputato al Parlamento Siciliano. Nel 1849 si rifugiò a Marsiglia, Nizza e poi a Torino, dove cercò ospitalità e lavoro e si innamorò della bella savoiarda Rosalia Montmasson. Dopo i moti di Milano del 1853 il decreto di espulsione costrinse Crispi ad andare a Malta, qui  aveva fondato la "Staffetta" la sua attività giornalistica antiborbonica gli procurò, per impulso del Console del Regno delle Due Sicilie, la sua espulsione a Londra dove fu accolto da Mazzini. In età adulta intraprese un'intensa attività politica, fu deputato nazionale, Ministro dell'Interno e successivamente Presidente del Consiglio. Nel maggio del 1860 fu, con Giuseppe Garibaldi, uno dei principali ispiratori della Spedizione dei Mille, voluta per la liberazione della Sicilia dai Borboni. Nel 1870 incontrò Lina Barbagallo, figlia di un magistrato, che sposò nel 1878, con una breve cerimonia civile celebrata nel municipio di Napoli. I due si erano già sposati in chiesa tre anni prima, nell'ottobre del 1875, quando la loro figlia Giuseppina aveva due anni. Nello stesso anno fu costretto a dimettersi dalla carica di Ministro dell'Interno perché accusato di bigamia. Grande statista è uno dei massimi esponenti e artefici dell'Unità d'Italia.  Morì l'11 agosto 1901 a Napoli.

 
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